Dall’Area archeologica di Libarna al Museo di Archeologia Ligure di Genova Pegli.
Insieme al team di Libarna Urban Landscapes Project, progetto di ricerca su Libarna in cui sono impegnate la Boise State University e la Texas Tech University, siamo stati in visita al Museo Archeologico di Genova Pegli per un interessantissimo percorso culturale che si consiglia a tutti coloro che volessero approfondire la storia antica della Liguria e di Libarna.
In questo Museo sono infatti confluiti, per donazione e/o deposito, diversi materiali provenienti dagli scavi di Libarna, i nuclei più ricchi sono quelli rappresentati dalle collezioni del canonico serravallese Costantino Ferrari e dello scultore genovese Santo Varni. Di particolare interesse alcuni elementi scultorei, tra cui si segnalano una testa di Apollo, databile al primo secolo d.C., una di Cerere con corona di spighe, della stessa epoca, una statuetta in terracotta di gladiatore (primo secolo d.C.), il modello di groma, lo strumento utilizzato dagli agrimensori per misurare gli angoli a 90° e per tracciare sul terreno allineamenti paralleli o perpendicolari.
Mentre il disco di Libarna al momento non era inserito nel percorso di visita in quanto è in programma un riallestimento per una nuova mostra in cui sarà protagonista il famoso reperto.
Un particolare ringraziamento alla direttrice del Museo dott.ssa Patrizia Garibaldi per l’accoglienza, alla guida davvero d’eccezione, dott.ssa Marica Venturino, che ci ha condotti in questo viaggio partito dalla preistoria e arrivato all’epoca romana insieme al dott. Simone Lerma, funzionari della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo, e all’archeologa Melania Cazzulo per aver accompagnato tutto il gruppo.